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«EINSTEIN TELESCOPE È UN’OPPORTUNITÀ DA NON PERDERE PER LA COLLABORAZIONE SCIENTIFICA TRA FRANCIA E ITALIA» – LES ECHOS

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Editoriale di Giorgio Parisi, presidente del comitato tecnico-scientifico istituito dal Ministero per l’Università e la Ricerca (MUR) a sostegno della candidatura italiana a ospitare l’Einstein Telescope.

Les Echos, Tribune, 25/03/25

Giorgio Parisi, Premio Nobel per la fisica 2021, difende il potenziale rivoluzionario dell’Einstein Telescope. Incoraggia Francia e Italia a collaborare su questo progetto. 

Einstein Telescope (ET) rappresenta una delle iniziative più ambiziose nel campo della scienza fondamentale, con l’obiettivo di costruire un osservatorio sotterraneo per studiare l’universo attraverso la rilevazione delle onde gravitazionali: una scoperta molto recente, che ha portato al Premio Nobel per la fisica nel 2017. Questo straordinario strumento consentirà di esplorare la storia cosmica dalle sue origini, comprendere i fenomeni astrofisici più complessi e sviluppare soluzioni tecnologiche avanzate.
Il progetto sta progredendo in modo significativo. Proprio in questi giorni è stato pubblicato il primo articolo della collaborazione Einstein Telescope: un lavoro di circa 550 pagine che esplora il potenziale di scoperta di questo strumento rivoluzionario. Si tratta di fisica fondamentale, cosmologia, astrofisica degli oggetti compatti, materia in condizioni estreme e dinamiche dei collassi stellari. Vengono inoltre descritte le sinergie con gli osservatori tradizionali per l’astronomia multi-messaggera e con altre esperienze sulle onde gravitazionali, come LISA e Cosmic Explorer, oltre ai software innovativi e alle sfide da affrontare per analizzare le sue osservazioni.

Collaborazione

Italia e Francia condividono una tradizione eccezionale di eccellenza scientifica e oggi hanno l’opportunità di rafforzare ulteriormente la loro collaborazione grazie a ET. L’Italia ha proposto di ospitare l’osservatorio nel sito di Sos Enattos, in Sardegna, che offre caratteristiche tecniche ideali. Con un investimento finanziario di 1,3 miliardi di euro e un forte sostegno istituzionale, l’Italia mette a disposizione la sua esperienza nelle onde gravitazionali e nei laboratori sotterranei – basti pensare al Gran Sasso – ma anche in settori chiave come la meccanica, la criogenia, l’ottica, l’elettronica e la robotica.

Questo progetto non è solo un’opportunità per la scienza, ma anche un motore di crescita

Per la Francia, il coinvolgimento in ET rappresenta un’opportunità strategica per consolidare il proprio ruolo nella ricerca sulle onde gravitazionali e favorire il suo sviluppo tecnologico e industriale. La collaborazione italo-francese in questo ambito è naturale e deve essere riaffermata senza esitazione: la realizzazione di EGO-Virgo in Toscana, un riferimento internazionale per l’osservazione delle onde gravitazionali e l’unico centro in Europa, ha già dimostrato che l’unione delle competenze dei due Paesi conduce a risultati di portata mondiale. Sostenere il progetto italiano significherebbe, per la Francia, rafforzare ulteriormente il legame scientifico e tecnologico tra i due Paesi, valorizzare gli investimenti già realizzati e creare nuove opportunità di sviluppo economico e tecnologico, anche per la Corsica, vista la sua vicinanza alla Sardegna. Questo progetto non è solo un’opportunità per la scienza, ma anche un motore di crescita.

Leadership europea

Il primo Forum scientifico franco-italiano del 27 marzo a Parigi sarà un momento chiave per il futuro della collaborazione bilaterale su ET, che potrà essere sancita da un prossimo incontro tra i due ministri dell’Istruzione superiore e della Ricerca, Anna Maria Bernini e Philippe Baptiste. Spero che questa occasione segni l’inizio di un partenariato strategico per la realizzazione di questa infrastruttura, garantendo al contempo un ruolo di primo piano per la Francia.
In un’epoca di crescente competizione globale nella scienza e nella tecnologia, unire le forze su un progetto di tale portata non è solo auspicabile, ma necessario. ET potrebbe diventare il simbolo di una cooperazione scientifica e tecnologica sempre più stretta tra Italia e Francia, nello spirito del Trattato del Quirinale, contribuendo così alla leadership europea nella ricerca e alla sua autonomia strategica. Lavorare insieme fin da ora su questa iniziativa significa costruire il futuro, rafforzare l’innovazione e creare opportunità per le generazioni a venire. Non c’è tempo da perdere.