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5° GIORNATA DELLA RICERCA ITALIANA NEL MONDO

Si è svolta la 5° giornata della Ricerca Italiana nel Mondo, patrocinata dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero della Ricerca e Università in Italia per promuovere le eccellenze della ricerca e della formazione superiore del nostro paese e l’attività di scienziati e ricercatori italiani all’estero. Nell’occasione, l’Ambasciata d’Italia a Parigi, in collaborazione con le associazioni Alumni del Politecnico di Milano e del Politecnico di Torino e la Rete dei Ricercatori Italiani in Francia (ReCIF), ha organizzato una tavola rotonda dedicata alle tematiche dell’energia ‘low carbon’ ed alle potenzialità delle collaborazioni bilaterali, valorizzando in particolare il contributo degli enti di ricerca Italiani dei nostri connazionali operanti come ricercatori in istituzioni e aziende francesi,

Nel corso dell’iniziativa, che ha visto la partecipazione di oltre 100 ricercatori, sono state affrontate le tematiche legate alle grandi sfide ingegneristiche e gestionali connesse alla integrazione efficiente nella rete elettrica delle fonti energetiche disponibili, nonché le prospettive scientifiche per sviluppare nuove tecnologie capaci di costituire ‘game changer’ nel lungo periodo.

La tavola rotonda si inserisce nella serie di iniziative dell’Ambasciata sulla transizione verde e digitale, che hanno incluso varie attività dalla COP26 alle giornate sulla bioeconomia circolare, valorizzando la qualità inestimabile della nostra comunità di ricercatori e innovatori, in Italia e in Francia. Grazie agli interventi dei cinque esperti intervenuti – Sergio Orlandi (direttore delle costruzioni del sito per la fusione nucleare, ITER), Martina Adorni (specialista di sicurezza nucleare, NEA), Marco Chiaramello (dipartimento R&D, Réseau de Transport d’Électricité), Gian Maria Sannino (responsabile del dipartimento di modellistica climatica, ENEA); Anna Treyssot (responsabile vendite di VERKOR), sono stati affrontati i temi connessi alla modellizzazione matematica per la gestione ottimale dei flussi energetici, l’uso dei big data per ottimizzare e programmare i consumi e la produzione di energia elettrica e la necessità di sfruttare le nuove tecnologie di comunicazione per le smart-grids, di trasporto e di accumulo.

Inoltre, grande spazio è stato dedicato al problema della natura intermittente delle fonti rinnovabili e alla necessità di disporre anche di una capacità di produzione di back-up che sia regolabile a piacimento, per i momenti “senza sole e senza vento”. In molti Paesi questa capacità è assicurata dai combustibili fossili, che in prospettiva andranno utilizzati sempre meno. Discusse infine le prospettive di impiego del nucleare da fissione di quarta generazione e la fusione nucleare quali possibili fonti di energia sicure ed affidabili.