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La sede

Ambasciata di Parigi

L’edificio che ospita l’Ambasciata d’Italia è abitualmente chiamato Hôtel de La Rochefoucauld-Doudeauville, dal nome della famiglia che lo ha posseduto per più di un secolo, oppure Hôtel de Boisgelin, in ricordo del prelato che ne fu locatario alla fine del XVIII secolo.

Il palazzo fu costruito tra il 1732-1733 sul terreno dell’ospedale dei Convalescenti: i religiosi preferirono infatti cedere il terreno a terzi per farlo edificare e ricavarne una rendita. L’attuale edificio in stile Luigi XVI è però il frutto dei numerosi interventi dei successivi locatari e proprietari. In particolare, dal 1782 ne fu locatario l’arcivescovo Jean de Dieu-Raymond de Boisgelin de Cucé mentre nel 1864 ne divenne proprietario il futuro Duca di Doudeuville, Marie-Charles Gabriel Sosthène de La Rochefoucauld. L’architetto del Duca, Henri Parent, fu autore di interventi importanti tra cui la maestosa scalinata in stile Luigi XIV, che si ispira alla scala della regina a Versailles e a quella dell’Hotel Matignon.

Le mura sopra la scalinata sono adornate dagli arazzi rappresentanti ” il Rifiuto di Mardocheo “, ” lo Svenimento di Ester ” ed ” il Banchetto di Assuero “. I Gobelin furono realizzati tra il 1740 ed il 1762 su disegno di Jean-François de Troy e a firma di Cozette.

Dopo una serie di ulteriori passaggi, l’Hotel de Boisgelin fu acquistato dalla ” Caisse des Dépôts et Consignations ” il 21 aprile 1937. A seguito d’una convenzione, fu affidato in enfiteusi al Governo italiano e divenne la sede dell’Ambasciata d’Italia a Parigi. A titolo di reciprocità, la convenzione prevedeva che al Governo francese fosse affidato palazzo Farnese, attuale sede dell’Ambasciata di Francia a Roma.

Nell’Hotel de La Rochefoucauld-Doudeauville, oltre alla sala del Mappamondo, ai tre saloni principali (il salone blu, il salone giallo, il salone rosa), al salone cinese e alla sala da ballo, particolare menzione meritano la biblioteca e il teatro siciliano. Nella biblioteca la parte superiore della porta ed i pannelli sotto la cimasa sono dipinti una serie di paesaggi campestri di Cignaroli (1730-1793), uno dei migliori artisti piemontesi del XVIII secolo.

Il teatro siciliano è stato ideato da Adolfo Loewi, grande architetto-decoratore veneziano del XVIII secolo. Sulle pareti sono raffigurati personaggi della Mitologia, della Commedia dell’Arte, nonché figure esotiche e della moda del XVII secolo. I rivestimenti in legno di stile rococò provengono dal palazzo Butera alla Marina di Palermo, appartenente alla famiglia dei Lanza di Trabia. La sala è finemente decorata in una continua armonia di verde, giallo e oro.