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L’Opera in Ambasciata a Roma e a Parigi

Sabato 10 aprile 2021, su RAI 5, é andato in onda il concerto registrato a Palazzo Farnese con i giovani cantanti di “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma e a l’Hôtel de la Rochefoucauld-Doudeauville, sede dell’Ambasciata italiana a Parigi, con giovani artisti in residenza all’Académie de l’Opéra national de Paris. I giovani talenti lirici che incarnano l’opera di domani si sono esibiti in diversi spazi di Palazzo Farnese e dell’Hôtel de la Rochefoucauld-Doudeauville. Il concerto trasmesso dalla RAI permetterà al grande pubblico di scoprire questi gioielli del patrimonio francese e italiano.

A Roma, a Palazzo Farnese, gli spazi, famosi (la Galleria dei Carracci, lo Scalone d’Onore o il Salone d’Ercole) e inediti (il sottosuolo antico, il granaio, e altre sorprese), sono stati invasi per due giorni dalla bellezza di grandi arie della lirica francese con i cantanti di “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma.

A Parigi, le musiche di Donizetti, Rossini, Verdi e Bellini hanno risuonato sulla scena del Teatro Siciliano e nella grande Sala della Musica dell’Ambasciata d’Italia. L’Hotel de la Rochefoucauld Doudeauville, luogo simbolico del profondo legame tra Italia e Francia, fa da sorprendente scenografia al concerto dei giovani talenti dell’Académie de l’Opéra National de Paris.

Questo programma eccezionale è stato immaginato dall’Ambasciata di Francia in Italia in dialogo con l’Ambasciata d’Italia in Francia, con il Teatro dell’Opera di Roma e con l’Académie de l’Opéra National de Paris. Viene così inaugurato un accordo di cooperazione franco-italiano in ambito lirico.

Essenziale la sinergia con le squadre della RAI, e in particolare RAI 5, che permette di aprire ad un ampio pubblico le due Ambasciate in occasione di quest’inedito Concerto in due grandi capitali europee, unite dall’amore per la lirica, e non solo. Oltre alla sua dimensione culturale, l’evento segna la volontà di Francia e Italia di “ripartire insieme”.

Ci tiene Christian Masset, Ambasciatore di Francia in Italia, a sottolineare quanto siano “vivaci e in continuo sviluppo gli accordi di cooperazione tra Francia e Italia: questo nella Lirica tra l’Académie de l’Opéra National de Paris e “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma è un segno di grande vitalità e un vero e proprio trait-d’union tra passato e futuro. Accogliere questo concerto a Palazzo Farnese è stato un modo di continuare a dare accesso alla cultura in quest’anno particolare e doloroso per molti dei nostri concittadini. I giovani cantanti che hanno invaso gli spazi di questo gioiello del Rinascimento sono un bel simbolo di speranza nel futuro. Desideravo fortemente che l’Ambasciata di Francia rimanesse un luogo dove si organizzano eventi, e lo facciamo spesso in diretta streaming, per dare nuovi spiragli alle nostre società e anche nuove opportunità tra Francia e Italia, unite più che mai in Europa”.

Per l’Ambasciatrice d’Italia in Francia Teresa Castaldo “il concerto dei giovani artisti dell’Académie de l’Opéra National de Paris e della Fabbrica del Teatro dell’Opera di Roma è un grande segnale di speranza. Insieme all’Ambasciata di Francia a Roma siamo particolarmente orgogliosi di una collaborazione tra due delle più prestigiose realtà della lirica mondiale che, ad un anno dall’inizio di una pandemia che ha costretto l’intero settore culturale a fermarsi e a reinventarsi, apre oggi nuove opportunità, soprattutto per i giovani. Il concerto rappresenta un segnale concreto di vicinanza al mondo dell’arte e dello spettacolo e siamo particolarmente lieti della possibilità di offrire, grazie alla Rai, ai nostri concittadini un momento di arte e vera bellezza. L’Ambasciata a Parigi ha aperto con entusiasmo le porte del suo Teatro Siciliano ai giovani artisti dell’Opera di Parigi e continuerà a farlo, a sostegno del mondo artistico e a testimonianza dell’impegno comune di Italia e Francia perché la cultura riprenda il suo ruolo di guida delle nostre società e di rilancio delle nostre economie”.

Per Carlo Fuortes, Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, questa iniziativa “conferma la ricchezza dei rapporti culturali da sempre esistenti tra Italia e Francia, che nel corso degli ultimi anni ritengo si siano ulteriormente consolidati. Mi emoziona osservare che, proprio in questi tempi di sospensione e attesa, la situazione creata dall’emergenza sanitaria abbia intensificato, anziché diradato, i nostri contatti con l’Ambasciata di Francia a Roma e con l’Opéra National de Paris, anche, naturalmente, attraverso l’essenziale lavoro dell’Ambasciata d’Italia a Parigi.

Il fatto che questa iniziativa si fondi sull’inedita collaborazione tra le realtà didattico-formative dei due teatri – Fabbrica, lo Young Artist Program dell’Opera di Roma e Académie de l’Opéra National de Paris – è ancora più significativo perché rappresenta uno sguardo e un investimento sul futuro in un periodo di particolare indeterminatezza del mondo giovanile”.

Mentre il Direttore Generale dell’Opéra national de Paris, Alexander Neef, ha commentato il lancio della prima fase di un programma di scambio tra “Fabbrica” Young Artist Program dell’Opera di Roma e l’Académie de l’Opéra de Paris sottolineando il fatto che “questo concerto incrociato degli artisti di domani che ora si stanno formando a Roma e a Parigi racconta l’epoca che stiamo attraversando e le sfide alle quali ci confrontiamo tutti, noi, operatori culturali europei. Come continuare a esercitare i nostri mestieri, a produrre musica e portare avanti gli scambi culturali in piena pandemia? La risposta migliore che possiamo dare è un concerto. Tale iniziativa tra Roma e Parigi, a favore dei giovani e del talento, è essenziale ! ”.

Il Presidente della RAI, Marcello Foa, ha dichiarato: “Sono lieto che Rai Cultura, attraverso Rai 5, contribuisca a portare al grande pubblico un evento davvero eccezionale, che testimonia e rinsalda la collaborazione tra Italia e Francia a tutti i livelli. Dobbiamo ringraziare la sensibilità di chi ha fortemente voluto questo concerto, in particolare gli Ambasciatori di Francia e Italia, Christian Masset e Teresa Castaldo, che hanno aperto i cancelli delle loro meravigliose residenze in un momento di difficoltà per tutti. Questa decisione dimostra la volontà di preservare le arti che richiedono lavoro di squadra e presenza scenica, e rilancia la speranza di riaprire al più presto teatri e auditorium. La musica non si è mai fermata, e in questo senso la Rai ha dato e continuerà a dare il suo importante contributo.”

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“Fabbrica” Young Artist Program e l’Académie de l’Opéra National de Paris lavorano nella stessa direzione e condividono la stessa ambizione: formare i più grandi artisti lirici di domani. E questo all’interno di due prestigiosi teatri d’opera europei e con una visione internazionale. Questo progetto segna la prima tappa della collaborazione tra le due accademie di Roma e Parigi per tutto il 2021, con lo scambio di cantanti e di pianisti – direttori di coro e la preparazione di un grande concerto congiunto che sarà offerto al pubblico a Roma e Parigi per la primavera 2022.

“Fabbrica” Young Artist Program, diretto da Eleonora Pacetti, nasce nel 2016 per volontà del Sovrintendente Carlo Fuortes per favorire la trasmissione di sapere e la promozione di nuovi talenti nel campo dell’opera lirica. Il lavoro quotidiano all’interno delle mura del Teatro Costanzi accanto ai più grandi artisti della scena contemporanea permette ai giovani professionisti selezionati di essere accompagnati in quella delicata fase della carriera che corrisponde all’inizio del lavoro sul palcoscenico. Nel biennio in corso 9 Cantanti, 2 Maestri Collaboratori, 1 Regista, 1 Scenografo e 1 Costumista sono stati selezionati per intraprendere un percorso che, attraverso la pratica quotidiana, porterà ad importanti debutti, a nuove creazioni operistiche e a superare i propri limiti grazie a continue ed importanti sfide.

Ogni partecipante riceve una borsa di studio mensile e segue un percorso personalizzato misto di studio e lavoro presso il Teatro dell’Opera di Roma.

Racconta Eleonora Pacetti: “Con la regista Giulia Randazzo abbiamo condiviso la necessità di dare vita a spazi narrativi appositamente pensati per lo schermo. La sfida è quella di non limitarsi a filmare un concerto ma di concepire un concerto come un film, spogliando l’esecuzione operistica di sovrastrutture e orpelli per mettere sotto i riflettori solo la nuda natura delle composizioni. Movimenti, sguardi e situazioni sono agiti con precisione davanti alla camera per restituire immediatezza al melodramma, fino a universalizzare e sovrastoricizzare le vicende narrate. La speranza è che queste nuove, vibranti e giovani immagini di cantanti d’opera possano incuriosire, avvicinare ma soprattutto emozionare un pubblico che considera la lirica un genere vecchio, elitario e magari anche un po’ altisonante. Forse, dopo la visione di questo concerto, l’idea che la lirica possa essere un’esperienza schietta e sincera non sarà più un paradosso”.

Creata nel 2015 e diretta da Myriam Mazouzi, l’Académie de l’Opéra national de Paris concentra le sue missioni sulla trasmissione, la formazione e la creazione. La sua ambizione è quella di sostenere l’emergere dei professionisti di domani. Quasi trenta artisti provenienti da tutto il mondo sono accolti in residenza per completare la loro formazione, imparare e crescere al fianco di professionisti riconosciuti. Cantanti, pianisti, direttori di coro, musicisti o registi, lavorano tutti insieme, condividono esperienze comuni e partecipano alle creazioni dell’Opéra di Parigi. L’Accademia ha inoltre istituito un corso di formazione avanzata dedicato alle arti e all’artigianato per giovani professionisti che desiderano apprendere le competenze e le tecniche specifiche nei laboratori dell’Opéra di Parigi, di vari mestieri quali il cucito, la fabbricazione di parrucche, la falegnameria, l’arazzo, e la scenografia. Il programma di insegnamento dell’Académie permette all’Opera di Parigi di continuare ad essere sia un conservatorio che un laboratorio per tutte le professioni creative.

La Direttrice dell’Accademia dell’Opéra national de Paris Myriam Mazouzi ha sottolineato la grande importanza che l’Académie de l’Opéra di Parigi attribuisce agli scambi culturali: “Siamo consapevoli dell’importanza degli scambi culturali e della circolazione delle idee per il processo di costruzione europea, sin dal Medioevo. È da sempre stato, infatti, una grande forza nel percorso di formazione degli intellettuali e dei giovani artisti. Riuscire oggi, mentre i nostri Paesi sono quasi del tutto fermi, ad attuare un progetto di cooperazione culturale dimostra quanto teniamo a questi incontri e scambi culturali. I nostri artisti, musicisti, direttori di coro, registi, vengono da tutto il mondo e entrano a far parte di un progetto comune, confrontandosi insieme alle esigenze del loro futuro mestiere. Questo partenariato con l’Opera di Roma costituisce un’ulteriore esperienza che non può che arricchire il loro percorso”.

IL CONCERTO

Gli interpreti:A questo programma parteciperanno otto cantanti di “Fabbrica” e quattro dell’Académie.

A Roma: Angela Schisano (mezzosoprano), Agnieszka Jadwiga Grochala (soprano), Arturo Espinosa (basso-baritono), Alessandro Della Morte (basso), Marianna Mappa (soprano), Rodrigo Ortiz (tenore), Irene Savignano (mezzosoprano) e Domingo Pellicola (tenore), accompagnati al pianoforte da Elena Gurina e Ramon Theobald. Il viaggio musicale vede la drammaturgia e regia di Giulia Randazzo e la scenografia di Giulia Bellè, anche loro talenti di “Fabbrica”. I costumi sono a cura di Anna Biagiotti, regia video di Maxim Derevianko.

A Parigi: Kseniia Proshina, soprano, Fernando Escalona, controtenore, Timothée Varon, baritono, Aaron Pendleton, basso, Felix Ramos, piano.

Il programma:

A Roma, arie d’opera francesi eseguite dagli artisti di “Fabbrica”

− Salone d’Ercole, scalone d’onore, Galleria dei Carracci: Berlioz, La damnation de Faust, «D’amour l’ardente flamme» – Angela Schisano, mezzosoprano

− Granaio: Bizet, La jolie fille de Perth, «Quand la flamme de l’amour» – Alessandro Della morte, basso

− Vestibolo: Cherubini, Medée, «Du trouble affreux» – Marianna Mappa, soprano

− Camera presidenziale: Massenet, Werther, «Va! Laisse couler mes larmes» – Irene Savignano, mezzosoprano

− Giardino: Gounod, Roméo et Juliette, «Ah! Lève-toi soleil» – Domingo Pellicola, tenore

E delle Arie “Fuori Concerto” diffuse prima del 10 aprile sui social media:

− Salone rosso: Gounod, Faust, «Vous, qui faites l’endormie» – Arturo Espinosa, basso-baritono

− Galleria di Murano, Sala Domenichino: Halévy, La juive, «Rachel quand du Seigneur» – Rodrigo Ortiz, tenore

− Sottosuolo antico: Bizet, Carmen, «Je dis que rien ne m’épouvante» – Agnieszka Jadwiga Grochala, soprano

A Parigi, arie d’opera in italiano interpretate dagli artisti dell’Académie:

− Bellini, I Capuleti e I Montecchi, «Ecco mi…» – Kseniia Proshina

− Rossini, Tancredi, «Di Tanti palpiti» – Fernando Escalona

− Rossini, Il Barbiere di Siviglia, «Largo al factotum» – Timothée Varon

− Verdi, Simon Boccanegra, «Il lacerato spirito» – Aaron Pendleton

− Donizetti, Don Pasquale, «Pronta io son» – Timothée Varon, Kseniia Proshina